Per le monache, la badessa è madre e maestra. È compito della badessa guidare la preghiera, attribuire le mansioni e concedere eccezioni alla regola.
Il lato più vulnerabile, più umano, che elude dalle cariche e dalle responsabilità di tale ruolo che la vede protagonista di un sonno profondo. Un sonno che, se da una parte le ricorda la sua natura, spogliandola di ogni riconoscimento o potere, dall’altra l’avvicina ad una misteriosa realtà, forse più di ogni altra cosa vicina alla vita.
”Voglio sentire arrivare il sonno come vita e non come riposo” Fernando Pessoa
Gianluigi Di Masi
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