05 – EDICOLA MADONNA DEL CARMINE

Via de Consulibus

Madonna della Stella o del Carmine affresco dell’800. Autore Sabino Recchia pittore castellanese. Probabilmente il più antico degli affreschi di sua mano, evidente il suo tratto distintivo del dito mignolo staccato della mano. Pulito dalla polvere sono così emersi i colori originali.

Dalla piazzola della Corte Locale o Baronale s’imbocca via Macerasa, antico toponimo che proviene da Lama Cerasa, cioè la Lama dei Ciliegi, che ricorda la lingua di terra che correva fra due colline adibita, un tempo, a coltivazione di ciliegi.
All’inizio di via Macerasa, sul lato destro e proprio sull’Arco De Consulibus, detto pure Arco di Picóla (arco di Giuseppe Nicola), una cornice di pietra con conchiglie, racchiude un affresco dedicato alla Madonna del Carmine. L’arco prende il nome dal palazzo de Consulibus che lo sovrasta, il cui stemma è ancora visibile accanto alle case della Corte Baronale. La famiglia de Consulibus era originaria di Contursi, in provincia di Salerno; e di questa, si ricorda il medico Giuseppe Valerio de Consulibus (1647-1739) che, in seguito alla morte della moglie, seguì la via ecclesiastica distinguendosi, in particolar modo durante la peste del 1690-92, nella sua duplice missione di medico e di sacerdote presso il lazzaretto di Monopoli.

Dove si trova e come raggiungerla

Progetto "Madonne e santi di strada" Spesa finanziata con l'avviso anno 2021 per la erogazione di contributi alle associazioni turistiche pro loco" - CUP B39J21013290002