In un’epoca in cui la vita delle donne apparteneva ai capifamiglia, molte giovani si ritrovarono costrette alla clausura. Una vita di rinuncia e sofferenza, ebbero la possibilità di trasformare quel dolore in forza. Prendendo consapevolezza del proprio destino, oggi ricordiamo il potere delle Badesse e non coloro che si son fatti padroni delle loro vite. La loro breve vittoria personale, adesso e per sempre, sarà un tassello importante che costituisce la storia e la cultura della nostra regione. La giovane badessa che afferrando con consapevolezza il suo pastorale si specchia nell’acqua e si rivde qualche anno dopo.
Serena Nitti
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